BERNARDINO PANICOLA
della terra di Monticelli in diocesi di Tivoli,
famoso dottore in utroque iure,da Urbano VIII fu eletto vescovo
di Ravello e Scala
il 15 dicembre 1642. Fu autore di vari trattati : " De potestate
eclesiasticorum tempore pestis "; " De juribus ac Privilegii
Cathedralis Ravellensis ", in occasione che l'Arcvescovo di
Amalfi pretendeva entrare in Ravello con la Croce e dare benedizione
; " Consilium pro R. Monasterio èt Monialibus S. Clarae
civitatis Ravelli ", e " Relatio iurum Doh'nae seu gabellae
et Plateatici ".Del suo governo episcopale si conservano due
libri di Sante Visite,una eseguita nell'anno 1643 e essendosi formati
in seno alla Chiesa due partiti l'altra nell'anno 1665,ricche di
notizie intorno alle chiese della diocesi ravellese.
Trovandosi egli a Roma nel 1666, ivi cessò di vivere il
10 novembre, in età o 1643 e fu sepolto in S.Francesco a
Ripa Lo storico Francesco Pansa afferma che il vescovo Panicola
visse e morì da santo e che fu iscritto nell'Albo dei Venerabili.