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FRANCESCO CASTALDO

Francesco Castaldo, nobile ravellese, monaco benedettino; fu consacrato vescovo nel 1321 da Papa Giovanni XXII ad Avignone. Ebbe cura di far tumulare e collocare le tombe dei suoi predecessori nella Cappella del SS Crocifisso da lui fondata. Il 20 aprile 1352 ricevette Bolla da Clemente VI, con la quale gli veniva ordinato di visitare ogni anno la diocesi o personalmente o per mezzo di un suo procuratore con la concessione di poter riscuotere in tale occasione qualche somma dai rettori delle chiese. Lasciò in dono alla Cattedrale,tra le altre cose, una mitra preziosa " ricamata di perle e preziose pietre in oro e argento, con relative infule ugualmente ricamate con perle e smalti e con lo stemma del medesimo Vescovo; un collarium con perle e smalti in oro e argento; un anello pontificale di oro e con un'ametista et altre otto pietre preziose ". A lui si deve l'interessante sarcofago, riportato alla luce nel marzo del 1971, nel quale ebbe cura di tumulare i resti dei suoi predecessori: " ossa praedecessorum suorum in Sacello a se ornato Sanctissimi Crucifixi in marmoea urna reposuit, eundem exornavit ..." .Il sarcofago è importantissimo sia sotto l'aspetto storico, che religioso. L'iscrizione, infatti, che corre in basso, lungo tutti e tre lati, riporta il nome dei primi otto Vescovi ravellesi, iniziando da Orso Pappice sino a Giovanni Allegri, predecessore di Castaldo. L'anonimo scultore, " locale ", ha voluto nella mirabile composizione rappresentare tutto il Mistero della Storia della Salvezza. nelle sue fasi principali: annunzio dell'Incarnazione (l'Angelo e Maria), attuazione (Cristo Redentore al centro), diffusione (Apostoli, con S. Antonio e San Nicola di Bari). Morì con fama di ottimo pastore il 4 giugno 1362 e fu seppellito in Cattedrale. Il suo sepolcro un tempo era sul pavimento della nave centrale, a pochi passi dalla porta maggiore. Attualmente la lapide sepolcrale è conservata nel museo della cripta con la seguente iscrizione: "Hic iacet Franciscus Castaldus Episcopus Ravellen sub anno Domini MCCC Quadrage. Quinto die men. aprilis XV ind." L' anno 1340 qui riportato non è quello della morte, ma della costruzione del sarcofago.Il sarcofago che ora è impiegato come base a sostegno della mensa del nuovo altare del Duomo, è collocato al centro del Presbiterio

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