Nel 1249 è documentata
l'esistenza sul monte Rotondo della Chiesa, in atto di vendita di
terreni della famiglia Grisone. Essa aveva altra struttura, forse
bizantina. Risulta già
in cattive condizioni nelle cronache del 1607 .
Nel xvm secolo venne rifatta e abbellita dalle decora- zioni barocche
che ancora sussistono.
Alla fine del 1800 fu rimessa a nuovo dal già nominato Carlo
De Julis.
Forse sull'altare, forse su una parete era conservata una tavola
lignea, rappresentante la Madonna e i Santi Pietro e Sebastiano.
Rovinata dall' incuria, essa fu riposta nel magaz- zino della stessa
chiesa, dove rimase sino al 197 6, quando fu trasferita per il necessario
restauro alla Sovrintendenza ai beni artistici e culturali di Salemo.
All'inizio dell'anno 2000,
la tavola antica, parzialmente restaurata, è ritornata a
Ravello e, in attesa di più idonea de- stinazione, è
ospitata nella Sagrestia del Duomo. Anch'
essa rappresenta la Madonna che allatta, circonda- ta dall' apostolo
San Pietro e da San Sebastiano, scena ripre- sa nel 1868 dal pittore
Gaetano Capone nella tela che oggi protegge l' altare.