Il Cristianesimo pervenne a Ravello, con ogni probabilita', tra il IV e VI secolo dopo Cristo. Furono delle famiglie dell�aristocrazia romana, che per sfuggire alle incursioni barbariche, trovarono sicuro rifugio in questa terra, difesa dai monti e vi annunziarono la buona novella. Come importanti testimonianze della vita cristiana di quei secoli restano, fra gli altri cimeli, si conserva una fronte di sarcofago rappresentante l�adorazione dei Magi, che, per i caratteri stilistici ed iconografici, viene datata al 340 ed e'visibile in villa Rufolo; ed un intero sarcofago strigilato con la croce al centro, esposto nel Museo del Duomo.La citta', divenuta prospera e potente, raggiunse la piena indipendenza dalla Repubblica di Amalfi. Affermatasi la religione cristiana in tutto il suo vasto territorio, che si estende sino al mare; erette diverse chiese, di cui alcune nei primi anni del Mille, o nel 1039; fondati due istituti religiosi dell�Ordine di S. Benedetto, quello femminile della SS. Trinita'nel 944 e quello maschile di S. Trifone; per interessamento di Ruggero Borsa fu elevata a sede vescovile nel 1086, direttamente soggetta alla Santa Sede.Dopo una successione di 54 vescovi, per lo piu' del patriziato ravellese, che diedero lustro e splendore alla Chiesa, nel 1818 la diocesi di Ravello fu soppressa ed aggregata all�Archidiocesi di Amalfi.Dopo il Concilio Vaticano II, il titolo di questa antica Diocesi e' stato assegnato a Vescovi con incarichi speciali nella Chiesa; attualmente il Nunzio Apostolico in Papua Nuova Guinea ed Isole Salomone, S. E. Mons. Hans Schwemmer, porta il titolo di Arcivescovo di Ravello.La Chiesa ex cattedrale e'dedicata a S. Maria Assunta, mentre Protettore della citt� e'San Pantaleone, Medico e Martire, di Nicomedia, vissuto nel IV secolo.