Chiesa di San Filippo e
Giacomo
L'Ordine Benedettino ebbe sin dal 900 diffusione sulla costiera;
in particolare in Ravello ben tre monasteri vennero fondati con
i nomi di SS. Trinità, di San Trifone e di Santa Maria
di Castiglione. Quest'ultimo, destinato ad accogliere le donne
nobili, sorse qui, sulle pendici del monte Civita, nel secolo
X. E ovviamente ebbe la sua Chiesa, anch'essa intitolata a Santa
Maria dapprima, poi dal 1453 ai Santi Apostoli Filippo e Giacomo,
di cui si celebrava la festa il lo di maggio.
E' quindi molto antica anche la Chiesa: è ciò che
testi- moniano la torre campanaria con la sua poderosa struttura
medioevale e i muri esterni delle absidi, uno dei quali è unito
al campanile per un lato.
Doveva essere in pieno fervore l'attività religiosa nei
secoli successivi ( XI -XIV) e anche ben mantenuto il Monastero,
visto che molti lasciti e eredità si susseguirono; in
più la Chiesa manteneva il diritto di decima sulla pesca
praticata nella marina di Castiglione, diritto mantenuto nonostante
le liti con Amalfi e Atrani sino al 1800 inoltrato. L'inizio
del 1400 vede però il Monastero in decadenza. La Chiesa
comincia a necessitare di riparazioni. ...La presenza delle monache è sempre
più ridotta, le rendite non sono sufficienti a mantenere
efficiente la struttura. ...Nel 1426 solo la Chiesa dà segni
di vitalità. Nel 1452 il Monastero, già abbandonato,
viene chiuso dal papa NiccolòV e nel 14531a Chiesa viene
assorbita dalla diocesi ravellese, che da allora la gestisce.Lontana
dagli occhi, lontana dal cuore. ...La Chiesa continuò a
degradarsi e le visite vescovili che si succedettero dal 1604
in poi la trovarono via via spogliata di arredi e suppel- lettili
e sempre più decadente. Addirittura nel 1698 v'era rischio
che crollasse. Arrivò allora in soccorso il più fortunato
monastero di Santa Chiara, che mise a disposizione 100 ducati
per contri- buire alle riparazioni; inoltre nel 1702 un sacerdote
atranese si offrì per celebrarvi messe e mantenere la
Chiesa in buone condizioni. L'Ordine Benedettino ebbe sin dal
900 diffusione sulla costiera; in particolare in Ravello ben
tre monasteri vennero fondati con i nomi di SS. Trinità,
di San Trifone e di Santa Maria di Castiglione. Quest'ultimo,
destinato ad accogliere le donne nobili, sorse qui, sulle pendici
del monte Civita, nel secolo X. E ovviamente ebbe la sua Chiesa,
anch'essa intitolata a Santa Maria dapprima, poi dal 1453 ai
Santi Apostoli Filippo e Giacomo, di cui si celebrava la festa
il lo di maggio.
E' quindi molto antica anche la Chiesa: è ciò che
testi- moniano la torre campanaria con la sua poderosa struttura
medioevale e i muri esterni delle absidi, uno dei quali è unito
al campanile per un lato. Doveva essere in pieno fervore l'attività religiosa
nei secoli successivi ( XI -XIV) e anche ben mantenuto il Monastero,
visto che molti lasciti e eredità si susseguirono; in
più la Chiesa manteneva il diritto di decima sulla pesca
praticata nella marina di Castiglione, diritto mantenuto nonostante
le liti con Amalfi e Atrani sino al 1800 inoltrato. L'inizio
del 1400 vede però il Monastero in decadenza. La Chiesa
comincia a necessitare di riparazioni. ...La presenza delle monache è sempre
più ridotta, le rendite non sono sufficienti a mantenere
efficiente la struttura. ...Nel 1426 solo la Chiesa dà segni
di vitalità.
Nel 1452 il Monastero, già abbandonato, viene chiuso dal
papa NiccolòV e nel 14531a Chiesa viene assorbita dalla
diocesi ravellese, che da allora la gestisce.
Lontana dagli occhi, lontana dal cuore. ...La Chiesa continuò a
degradarsi e le visite vescovili che si succedettero dal 1604
in poi la trovarono via via spogliata di arredi e suppel- lettili
e sempre più decadente. Addirittura nel 1698 v'era rischio
che crollasse. Arrivò allora in soccorso il più fortunato
monastero di Santa Chiara, che mise a disposizione 100 ducati
per contri- buire alle riparazioni; inoltre nel 1702 un sacerdote
atranese si offrì per celebrarvi messe e mantenere la
Chiesa in buone condizioni.